La Fibrillazione Atriale
È l’aritmia più diffusa nella popolazione. Fortunatamente non è pericolosa per la vita ma può causare una complicanza molto temuta ed invalidante: l'ictus cerebrale.
Cos’è?
La fibrillazione atriale è un'aritmia del cuore che nasce dall’atrio sinistro e causa un battito irregolare.
Quanti tipi di fibrillazione esistono?
La fibrillazione atriale si dice parossistica quando gli episodi di battito irregolare si presentano e si risolvono spontaneamente. Si dice invece fibrillazione atriale persistente quando essa non si interrompe spontaneamente ma necessita terapia; si dice permanente quando l’aritmia è cronica e la terapia inefficace.
Quali sono le possibili complicanze?
Gli uomini sono colpiti dalla fibrillazione atriale più delle donne.
In generale la prevalenza di questa aritmia aumenta con l’aumentare dell’età (ne soffre il 10% della popolazione anziana) ma può interessare anche i più giovani.
Come si manifesta?
I sintomi più frequenti sono palpitazioni, debolezza, affaticabilità, dolore al petto, mancanza di respiro.
In alcuni casi la fibrillazione è asintomatica; la mancanza di sintomi può ritardare la diagnosi ed aumentare il rischio di ictus cerebrale.
Come si fa la diagnosi?
Il cardiologo è in grado di diagnosticare la fibrillazione atriale anche solo auscultando il cuore.
L'elettrocardiogramma è l’esame indispensabile per confermare la presenza della fibrillazione. Anche l’ ecografia cardiaca può fornire importanti informazioni, come la dimensione degli atri, le camere da cui nasce la fibrillazione.
Ci sono casi in cui vi è un forte sospetto di fibrillazione ma non è presente al momento della visita; in questi casi l’ holter cardiaco delle 24 ore è di grande utilità.
Esistono poi dispositivi come il Loop Recorder in grado di registrare il battito cardiaco per molti anni.
Perché la fibrillazione può causare ictus?
Quando il cuore fibrilla all'interno degli atri, le camere superiori del cuore, si verifica una stasi di sangue, cioè un rallentamento nel flusso sanguigno che favorisce la formazione di coaguli all’interno del cuore stesso: essi possono staccarsi dal cuore ed andare in circolo causando embolie.
Quando i coaguli (detti anche trombi) raggiungono il cervello, impediscono al sangue di rifornirlo di ossigeno causando ictus cerebrale.
Qual è la terapia?
La terapia si basa su farmaci anticoagulanti, farmaci antiaritmici e procedure elencate in seguito.I farmaci anticoagulanti servono a rendere il sangue più fluido, evitando la formazione di coaguli e prevenendo l’ictus.
I farmaci anti-aritmici aiutano il cuore a battere in modo regolare.
La cardioversione elettrica è una tecnica sicura, rapida ed efficace per interrompere la fibrillazione atriale e consiste nel somministrare una piccola scossa indolore al cuore per resettarlo e ripristinare il ritmo regolare.
Anche l'ablazione può risolvere la fibrillazione ed evitare che si ripresenti, puoi parlarne con il tuo cardiologo.
Si può prevenire?
Quando la fibrillazione atriale è secondaria ad interventi di cardiochirurgia, cardiopatie o problemi valvolari, non si può prevenire. In tutti gli altri casi la fibrillazione atriale si può evitare adottando uno stile di vita sano, basato su dieta equilibrata ed attività fisica regolare di tipo aerobico: chiedi consiglio al tuo cardiologo.
FAQs - Domande Frequenti
I dispositivi per la misurazione della pressione o le app per smartphone possono segnalare la fibrillazione atriale?
Si, negli ultimi tempi sono stati prodotti strumenti per la misurazione automatica dei battiti cardiaci che aiutano medico e pazienti nella diagnosi precoce della fibrillazione atriale. Non tutti gli sfigmomanometri elettronici né le app per smartphone o smartwatch hanno però la stessa precisione. Se il vostro dispositivo segnale un’ aritmia, è utile sottoporsi ad una visita di controllo in quanto la diagnosi di fibrillazione atriale può essere fatta solo dal cardiologo sulla base di un elettrocardiogramma. Bisogna inoltre tenere presente che se un dispositivo misura un'irregolarità nel battito, non necessariamente si tratta di una fibrillazione atriale, può anche trattarsi di extrasistoli o di un errore di misurazione.
Chi è più a rischio di fibrillazione atriale?
L’aumentare dell'età aumenta il rischio di fibrillazione atriale. Ne soffre circa il 10% delle persone oltre i 75 anni. L'ipertensione arteriosa, la dislipidemia, un regime alimentare scorretto e il sovrappeso aumentano le probabilità di soffrire di questa aritmia. Anche l'insufficienza cardiaca, l’infarto, le malattie delle valvole cardiache e disfunzioni della tiroide possono portare alla fibrillazione atriale.
La fibrillazione atriale è pericolosa?
La fibrillazione atriale non è un aritmia pericolosa per la vita. Tuttavia, molti pazienti con fibrillazione atriale possono avere una diminuzione della qualità della vita a causa della percezione delle palpitazioni irregolari o accelerate ed un aumento del rischio di ictus cerebrale. Il battito alterato e non coordinato fa sì che il sangue negli atri scorra più lentamente e ciò favorisce la formazione di coaguli di sangue nel cuore. Questo coagulo può arrivare al cervello, causando il il temuto ictus. Talvolta la fibrillazione atriale, specialmente se la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto, può causare insufficienza cardiaca.
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